Ciascun socio portava quotidianamente al caseificio il latte prodotto dalle proprie vacche e aveva il “diritto di turno”, ossia di trasformarlo in formaggio e burro in proporzione al latte fornito.
Posto ai limiti del paese, è un altro “Museo degli Antichi Mestieri” di cui è stata conservata intatta l’architettura dell’antico caseificio, grazie all’esposizione museale di oggetti e strumenti originali specifici per la lavorazione e trasformazione tradizionale del latte.
Il caseificio turnario di Persone, analogamente a quelli di Armo e Moerna, è stato costruito nei primi anni del 1900, con contributo della provincia austriaca, dai soci allevatori che in proporzione al bestiame posseduto, fornirono materiali e manodopera.
Il caseificio veniva utilizzato principalmente nel periodo invernale e primaverile, quando le vacche erano alloggiate nelle stalle del paese. Il latte veniva munto in stalla e portato al caseificio, versato negli appositi secchi, pesato sulla bilancia in ingresso e registrato. Gli spazi dedicati alla lavorazione del latte sono al piano terra. Nella saletta esposta a est il latte era lasciato ad “affiorare”, nell’altra era lavorato e trasformato in formaggio.
Forse per il microclima fresco, rispetto agli altri caseifici di Valvestino, a Persone il latte veniva lasciato semplicemente raffreddare a contatto con l’aria e non in apposite vasche di raffreddamento con acqua corrente.
I prodotti ottenuti dalla caseificazione venivano trasportati per il processo di stagionatura nell’abitazione privata del “turnista” che li aveva lavorati.
È rimasto al servizio dei soci sino al 1998 quando, ormai in disuso, è stato acquistato dal Comune che lo ha restaurato, mantenendo intatti gli attrezzi e la struttura.
È gestito dall’Ecomuseo della Valvestino ed è possibile visitarlo nei giorni d’apertura al pubblico, la domenica pomeriggio nel periodo estivo.
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