Lungo il vecchio confine austro-ungarico

Percorrenza: Trekking

Difficoltà: EE

Dislivello: in salita (Moerna – malga Tombea) mt 833 in discesa (Malga Tombea – Cima Rest) mt 625

Tempo stimato: 6.15h

Direzione: Moerna (partenza) – Bocca Cocca – Bocca di Valle – Bocca di Cablone – Malga Tombea – Cima Rest (arrivo).

Cartografia: C.M.P.A.G.B. – Carta dei sentieri del Parco Alto Garda Bresciano, modificata

IL PERCORSO

Pur non presentando particolari difficoltà, l’itinerario si caratterizza per un lungo tempo di percorrenza (circa 7 ore ca.); per questo è consigliabile effettuare l’escursione in due giornate, alloggiando presso i fienili di Cima Rest o il campeggio di Moerna e utilizzando gli altri sentieri della Valle per il ritorno.

 

Partendo dal parcheggio situato a ridosso dell’abitato di Moerna (Comune di Valvestino) a quota 992 m. nei pressi dello Chalet San Rocco, si sale a fianco del cimitero lungo la strada asfaltata (segnavia CAI n°76); al termine di essa si prosegue, verso destra, lungo la carrareccia che, attraverso un incantevole bosco di faggi ci porta, dopo circa 30 minuti, a Bocca Cocca (1327m.).

 

Da lì si prosegue, lungo una mulattiera di agevole percorrenza (segnavia CAI n°75), attraverso rocce ed anse della cresta montuosa, fino a Bocca di Valle (1392m.) fiancheggiando la corona lungo la mulattiera.

 

Qui gli stupendi panorami che si aprono sotto gli occhi mostrano, nelle giornate limpide, scorci del Lago di Garda, del Lago d’Idro e dei boschi della Valvestino.

 

Nel giro di poco più di un’ora si raggiunge quindi Bocca di Cablone (1755m.), dove ci si immette nella strada costruita a scopi militari lungo la quale è possibile notare le numerose gallerie delle postazioni scavate sui fianchi della roccia.

 

Lasciandoci sulla destra altri resti di un vecchio accampamento e di una teleferica abbandonata si giunge poi all’altopiano erboso nei pressi della Malga Tombea (1825m.).

 

Poche decine di metri oltre la malga si svolta a destra (segnavia CAI n°66) per scendere attraverso i pascoli verso l’altopiano di Rest. Dopo circa 20 minuti, la carrareccia diviene sentiero e di lì a poco entra, a fasi alterne, nella boscaglia; allo sbocco sulla carrareccia (segnastrada CAI n. 69) si prende a destra per scendere a Malga Casina ed ancora a Malga Alvezza (1.266 m). In pochi minuti, si raggiunge da qui la cappellina dedicata ai caduti e, svoltando a sinistra per la strada asfaltata, si raggiunge a breve il Museo Etnografico della Valvestino in Loc. Cima Rest (1.200 m). Attorno, i caratteristici fienili di Rest e lo spettacolo della Valle.

 

LA VAL VESTINO E LA PRIMA GUERRA MONDIALE

Il 2 agosto 1914 l’Austria dichiarò guerra alla Serbia e anche i valvestinesi italiani, in quanto sudditi dell’Impero Austro Ungarico, furono richiamati alle armi.

 

Il 24 maggio 1915, tuttavia, l’Italia dichiarava guerra all’Austria e la Valvestino, lasciata a sé stessa dai militari e dai gendarmi austriaci, fu rapidamente occupata. Appena insidiatisi, i militari italiani si preoccuparono di fortificare la zona. Nella zona si insediarono inoltre un posto di Finanza a Moerna e uno a Persone e due stazioni dei Carabinieri a Turano e a Magasa. Per collegare i nuovi presidi vennero realizzate una serie di strade (inizio dei lavori per una carreggiabile Toscolano – Molino di Bollone). Terminata la Grande Guerra la regione legò le sue sorti a quelle dello stato italiano in modo definitivo.

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