Cadria, la più piccola e isolata frazione della Val Vestino, si distingue per il suo fascino pittoresco. Poco al di sotto dell’abitato, su un dolce pendio, sorge isolata la chiesetta di San Lorenzo, circondata da prati, pascoli e coltivi.
Scatti: Cheleo Multimedia
La chiesetta è menzionata per la prima volta nel 1537 in una relazione dei delegati vescovili della diocesi di Trento come cappella dipendente dalla chiesa di San Giovanni Battista di Turano. Tuttavia, le sue origini potrebbero risalire all’epoca longobarda, con successive ricostruzioni nel Quattrocento e un rifacimento documentato nel 1547. Questa data è indicata sopra l’affresco della facciata che raffigura il santo patrono.
Sarà ispezionato nel luglio del 1750 da un sacerdote delegato dal coadiutore del principe vescovo di Trento, Leopoldo Ernesto dei Conti di Castel Firmiano.
L’edificio presenta una struttura a navata unica con travetti lignei a vista e un presbiterio voltato a crociera decorato con affreschi restaurati di recente. L’abside conserva un affresco di particolare pregio. Nel 1967 il campanile venne ricostruito, sostituendo la storica “campana miracolosa” del 1547 con due nuove campane: la “Santa Croce” e la rifusa “Lorenzina”: quest’ultima, secondo una leggenda del luogo, possiede capacità benefiche contro gli spiriti maligni e, soprattutto, difende dalla grandine se la si fa suonare. Esse squillarono a distesa la mattina di giovedì 25 maggio 1972: nella storia del cristianesimo locale vi giungeva in visita il primo vescovo mons. Luigi Morstabilini.
Il 10 agosto, giorno dedicato a San Lorenzo, si celebra una festa dalle radici antiche, istituita nel 1588 grazie al lascito testamentario di Angelo Stefani di Magasa, proprietario del terreno su cui sorge la chiesa. Durante questa celebrazione, seguendo la tradizione del “Pio Legato Pane e Vino,” vengono distribuiti un pane e un quinto di vino a ciascun partecipante alla messa. Dal 1978, il Comune di Magasa è diventato proprietario della chiesetta, con l’obbligo morale di rispettare le volontà del benefattore.
Tra le giornate memorabili per Cadria, spiccano il 10 agosto 2003 e 2004, quando il cardinale Crescenzio Sepe, prefetto della Congregazione “De Propaganda Fide”, visitò la frazione. In queste occasioni il cardinale rese omaggio al paese natale della madre del beato Daniele Comboni, proclamato santo il 5 ottobre 2003 da papa Giovanni Paolo II.
Nel 2004, durante una cerimonia solenne, il cardinale celebrò la messa affiancato da due vescovi e dai parroci della Valle, benedisse la tradizionale distribuzione del pane e partecipò all’intitolazione della piazzetta in memoria di San Daniele Comboni. Una lapide marmorea nella chiesetta ricorda queste storiche visite.
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